L’arte di saper conservare gli alimenti

Il segreto di un buon piatto? Ingredienti selezionati, materie prime di alta qualità, preparazione effettuata a regola d’arte secondo la ricetta. Ci si dimentica quasi sempre, però, che la bontà di un alimento o di un piatto cucinato dipende in larga parte anche dalla sua corretta conservazione. E no, non basta mettere tutto nel frigorifero per avere la coscienza a posto; c’è un’arte anche nella conservazione dei cibi, e va assolutamente conosciuta.

La conservazione corretta degli alimenti svolge un ruolo più che fondamentale: oltre a preservare le proprietà organolettiche, infatti, ci difende dal rischio di intossicazioni alimentari. Non si tratta solo di data di scadenza bensì di rispettare alcune semplici ma importantissime norme per conservare correttamente ogni cibo a seconda della sua natura e freschezza, nonché di prendere qualche buona abitudine che, è il caso di dirlo, può salvarci la vita.

Cibo scaduto oppure no?

Il primo grande dubbio che assale i consumatori riguarda la data di scadenza degli alimenti. C’è chi la rispetta con inflessibile precisione e chi la interpreta in maniera un po’ elastica. La verità sta nel mezzo, o meglio ha due facce: la data di scadenza è un termine ultimo tassativo, che va assolutamente rispettato, mentre il termine minimo di consumo (“da consumarsi preferibilmente entro il…”) è un suggerimento non vincolante.

Esso indica che oltre quella data il prodotto potrebbe non conservare le sue caratteristiche organolettiche, ma non ne vieta il consumo entro tempi brevi; la data di scadenza è invece perentoria, essendo giustificata da precisi motivi igienico-sanitari. Un consiglio per non commettere errori? Ordinare i prodotti nel frigorifero in base alla data di scadenza e posizionare le confezioni in modo che quest’ultima sia ben visibile anche a una rapida occhiata.

Proprio l’ordine nel frigorifero è il segreto di un consumo consapevole. Oltre che alle date di scadenza, bisogna prestare attenzione alla deperibilità degli alimenti; cibi freschi come latte e uova vanno nei ripiani più alti, carne e pesce invece, altamente deperibili, nei ripiani più bassi, sopra al cassetto di frutta e verdura. Senza accostare crudo e cotto: i batteri presenti sui cibi crudi potrebbero contaminare quelli cotti, pronti al consumo.

Il potere del freddo

Il freezer occupa sempre più spazio nelle nostre case e a buona ragione: è uno strumento ottimale per la conservazione dei cibi. Va usato con coscienza però: innanzitutto avendo ben presente che non elimina l’attività dei microrganismi, si limita a rallentarla. La carica batterica di un cibo, dunque, riprenderà a crescere una volta scongelato. Il freezer non deve dunque essere inteso come rifugio ultimo per cibi in via di deperimento.

Interessante è invece la capacità del congelamento di annullare la carica virale di alcuni parassiti, ma le due cose non sono da confondere. Per una conservazione perfetta bisogna congelare gli alimenti nel modo corretto e consumarli entro un tempo ragionevole, che dipende dalla temperatura che il freezer riesce a raggiungere; solitamente i tempi massimi di conservazione dei diversi cibi sono indicati all’interno del freezer stesso, espressi in mesi.

La dispensa perfetta

Anche i cibi che non necessitano di essere refrigerati devono essere conservati correttamente: la dispensa deve essere un luogo fresco, buio e asciutto. Una volta aperti, i cibi confezionati potrebbero dover essere conservati in frigo; leggere le indicazioni di conservazione – e non fidarsi del sentito dire – è sempre una buona norma. Quelli da conservare in dispensa vanno chiusi in contenitori ermetici, per l’acquisto dei quali c’è ormai solo l’imbarazzo della scelta.

5 migliori succhi detox con estrattore di succo

In ogni momento di ogni giorno il nostro corpo sta lavorando: per assorbire il cibo che ingeriamo, smaltire le tossine e garantire il funzionamento ottimale di ogni organo. Aiutare il nostro sistema linfatico a svuotare l’organismo dalle sue tossicità è una buona abitudine che ci fa sentire meglio e più leggeri, rafforzando il sistema immunitario.

Come farlo in maniera semplice? Con estratti di frutta e verdura fresca che, assunti la mattina a stomaco vuoto, garantiscono un’ottima azione depurativa. Non un semplice frullato ma un estratto: secondo la ricerca di habu.it un buon estrattore separa a freddo il succo di frutta e verdura dagli scarti di fibra, preservandone tutti i nutrienti e le proprietà.

Anche frutta e verdura non vanno scelte a caso, ma si utilizzano ortaggi con proprietà antiossidanti e alcalinizzanti, per permettere al nostro organismo di riacquistare il giusto equilibrio acido-base. Tutti i succhi vanno bevuti immediatamente usciti dall’estrattore, perché a esposti alla luce perdono velocemente tutti i nutrienti.

Vediamo 5 ricette di estratti di succo detox:

Succo di sedano

Il succo di sedano bevuto da solo a stomaco vuoto è un depuratore potentissimo. Il gusto è particolare e abbastanza forte, quindi se non vi piace un succo di solo sedano si può sempre aggiungere un frutto dolce come la mela o la pera. La sua azione disintossicante però è molto più forte se bevuto da solo.

Succo verde con semi di lino

I semi di lino hanno proprietà anti-infiammatorie e aiutano a ritrovare la regolarità intestinale. Sono anche utilizzati come integratori naturali per la loro ricchezza in minerali proteine e lipidi.

Ingredienti per il succo: mezza mela, un cetriolo, due cucchiai di semi di lino idratati la sera prima, un limone e un bicchiere di acqua di cocco. Passando il tutto nell’estrattore si ottiene un succo abbastanza denso che è necessario filtrare con un colino.

Succo rosa con barbabietola

Anche la barbabietola è un fantastico disintossicante per l’intestino. Gli ingredienti per un buon succo sono: una carota, mezza barbabietola, una mela, mezzo cetriolo e qualche foglia di menta. La menta e il cetriolo insieme daranno un profondo senso di freschezza, da bere soprattutto d’estate.

Succo di broccolo e kiwi

Il broccolo con le sue proprietà anti-tumorali e il kiwi con il suo potere diuretico sono una coppia vincente per il detox quotidiano. Non solo, il broccolo è anche un alleato contro i problemi di pelle, grazie alla sua alta concentrazione di vitamina A e C, e mantiene in salute le ossa con la vitamina K.

Il kiwi invece è un antisettico naturale in grado di combattere possibili infezioni interne all’organismo.
Da provare in un estratto aggiungendo una mela e qualche gambo di sedano.

Succo di tarassaco

Il tarassaco, o “dente di leone” è una pianta tanto comune quanto ricca di proprietà benefiche per l’organismo. Ad esempio, è un ottimo depuratore per il fegato. Mettere nell’estrattore una manciata di foglie di questa pianta insieme a due carote ed un cetriolo per un succo dai superpoteri detox.

Frutta e verdura? Si grazie ma fresche e di stagione!

Sempre più studi e opinioni di esperti (medici, nutrizionisti, professionisti sportivi …) confermano che un’alimentazione sana e bilanciata e’ una condizione indispensabile per mantenersi in buona salute fisica e, di conseguenza, mentale ed emotiva.

E’ fondamentale per il corpo e per lo spirito nutrirsi in maniera corretta e adeguata, assumendo tutte le tipologie di alimenti e apportando tutte le sostanze nutritive di cui il corpo ha bisogno, sia i micronutrienti (proteine, grassi, carboidrati) che i micronutrienti (sali minerali e vitamine. E acqua a volontà, naturalmente.

Frutta e verdura occupano un posizione di grande rilievo nella piramide alimentare ideale e vanno assunti in grandi quantità ogni giorno.
Medici e nutrizionisti consigliano di mangiare addirittura 5 porzioni di frutta e verdura al giorno. Abitudine che ormai è entrata nella routine alimentare di molte famiglie e individui, soprattutto in presenza di bambini.

Ma siamo veramente sicuri di consumare frutta e verdura nella maniera più corretta?

La stagionalità dei prodotti, un fattore più che importante

Lo sviluppo sempre più veloce delle tecnologie alimentari e dei metodi di import/export dei prodotti alimentari fanno si che al giorno d’oggi sia quasi sempre possibile reperire qualsiasi alimento.

Frutta e verdura non sono esclusi da questo processo di modernizzazione dell’alimentazione, anzi, probabilmente sono gli alimenti più coinvolti in questo nuovo sistema di produzione e vendita.

E così portiamo in tavola fragole a dicembre, zucca e uva in agosto, pomodori e zucchine in qualsiasi mese dell’anno, così come arance, fichi e frutti di bosco. Questo solo per citare i casi più comuni.

Sicuramente e’ un piacere poter soddisfare ogni voglia in qualsiasi momento dell’anno. Tuttavia non sempre questa si rivela la scelta migliore per la salute. Anzi, molto spesso consumare alimenti non in linea con la loro stagionalità può rivelarsi dannoso. Per la salute e per il portafoglio.

Più salute e più gusto

Per quanto possa sembrare banale, uno dei motivi per cui è preferibile consumare frutta e verdura fresche e di stagione e’ perché sono più saporite e hanno più gusto! La ragione è molto semplice: i prodotti “fuori stagione” spesso affrontano lunghi viaggi per essere poi venduti in luoghi ben lontani dalla loro zona di origine.

Questo comporta una raccolta prematura del frutto o della verdura, raccolta necessaria per far arrivare sulla tavola del consumatore finale un prodotto maturo e non marcio. Ecco che allora frutta e verdura maturano “in viaggio” e non certo sulla loro pianta o terra di origine, con una conseguente – e molto evidente – perdita di gusto e di proprietà nutritive.

E qui ci si trova di fronte ad un altra questione cruciale e importante per la salute dell’individuo: i prodotti maturati “in viaggio”, nelle serre o comunque non secondo i processi naturali, perdono la maggior parte dei loro principi nutritivi, fibre, vitamine, sali minerali, e vanno quindi a privarsi di tutti i vantaggi alimentari per cui vengono assunti.

Non meno rilevante ai fini della salute dell’uomo e’ il notevole uso di pesticidi che spesso risulta necessario su quei prodotti che vengono fatti crescere e maturare in maniera artificiale.

Lontano da alberi e terra, fuori dalla stagionalità che li caratterizza, frutta e verdura cresciuti in serra o in periodi diversi dai loro, si indeboliscono e vengono sottoposti a importanti trattamenti chimici che li possano preservare da parassiti e insetti, e che permettano una maturazione più veloce e più attenta alla forma e al colore dei prodotti, anziché alla qualità.

Ecco che allora frutta e verdura non solo perdono i loro importanti benefici ma rischiano addirittura di incidere in maniera negativa sulla salute, diventando quasi dannosi.

Piu rispetto per l’ambiente e più soldi nel portafoglio!

Frutta e verdura che crescono nelle serre e che vengono fatte maturare in celle frigorifere devono necessariamente sfruttare luce artificiale e un elevato consumo di energia elettrica per illuminare e riscaldare le serre. Tutto questo non va certo a vantaggio di un risparmio energetico e di un impatto ambientale positivo.
Anzi, si può quindi affermare con certezza che il processo di coltivazione artificiale, ossia fuori dai canoni delle normali stagionalità dei prodotti, incide in maniera molto negativa sull’ambiente.

E non meno sul nostro portafoglio: per poter ammortizzare lunghi trasporti e meccanismi di produzione e agricoltura sempre più industriale, si rende necessario un incremento significativo dei costi di vendita, che molto spesso aumentano in maniera quasi spropositata.

Salute, rispetto per la terra e per il portafoglio: e’ indubbio che consumare frutta e verdura fresche e di stagione sia importante e quasi necessario. Per un benessere individuale, collettivo, ambientale ed economico.

Indispensabili in cucina: accessori che non possono mancare

È sempre un momento magico quello in cui ci si appresta a varcare la soglia di una nuova casa. Preceduto però da settimane o mesi di forte stress, in cui bisogna pensare all’arredamento per la nuova abitazione. Se si parte da zero, ovvero se si è alle prese con la prima casa, può essere utile capire di quali accessori non si potrà proprio fare a meno. Soprattutto in uno dei locali più importanti della casa: la cucina.

Una stanza importante e, diciamolo, non sempre facile da arredare. Ecco perché bisogna partire da alcuni punti fermi: gli elettrodomestici che riteniamo indispensabili sono uno di questi.

Il motivo è facile da intuire: alcuni di essi non sono molto pratici da tirare fuori e mettere via in continuazione, altri proprio è quasi impossibile portarli a casa in un secondo momento. Si pensi ad esempio alla lavastoviglie, il primo degli aiuti che molti di noi ritengono ormai indispensabili in cucina.

C’era una volta il forno

…e tutti erano contenti così. Oggi però ci sono altri elettrodomestici che sono ormai entrati a far parte della routine quotidiana in cucina. Uno su tutti il forno a microonde, l’elettrodomestico che più si addice al nostro stile di vita sempre di corsa; la scelta di modelli sul mercato è ormai molto ampia per dimensioni e funzioni. Altro elettrodomestico amatissimo da chi ama cucinare e al tempo stesso risparmiare tempo è il robot multifunzione.

Un aiuto indispensabile per chi si diletta tra i fornelli. Il nome dice tutto: fa molte cose e le fa in automatico, permettendoci di risparmiare del gran tempo. Anche il robot spesso non è proprio piccolo, vale la pena dunque valutare prima quanto spazio si avrà a disposizione sul piano cucina. I panificatori incalliti, ma anche gli amanti delle torte fatte in casa, non riusciranno a fare a meno della planetaria, la macchina che monta, amalgama e impasta in maniera professionale.

Impossibile non nominare la macchina per il caffè: va detto, per gran parte delle famiglie la moka è ormai superata. Quantomeno per praticità. I dati di vendita parlano chiaro: le macchine per caffè automatiche sono ritenute indispensabili da moltissimi italiani, e non solo. I prezzi si sono molto abbassati e ciò ha contribuito alla loro diffusione.

L’inossidabile pelapatate

Altri piccoli accessori non possono proprio mancare in una cucina che si rispetti. Uno su tutti il pelapatate, che serve anche a sbucciare le carote e tagliare a julienne altri tipi di verdura. A proposito di verdure, un accessorio da molti ormai ritenuto indispensabile è la mandolina: un accessorio che permette di affettare le verdure in diversi spessori e dimensioni. Indispensabile per chi di verdure ne mangia molte, è un alleato anche in caso di preparazione di ricette “creative”.

Infine, in ordine sparso e non di importanza, non possono mai mancare da una cucina: bilancia, cavatappi, frusta manuale – anche se si possiede già un robot multifunzione – tagliere, dosatore, scolapasta, grattugia, set di coltelli da cucina, mestoli in acciaio e cucchiai in legno. L’elenco potrebbe essere più lungo ma il consiglio è di personalizzarlo in base alle vostre abitudini culinarie. Nonché alle vostre capacità di chef.

Brutte abitudini e falsi miti alimentari che quasi tutti hanno

Fin dai banchi di scuola vi hanno insegnato che alcuni alimenti possono essere consumati quotidianamente, anche più volte al giorno, mentre altri vanno riservati alle occasioni speciali. La frutta fa bene, il sale e lo zucchero fanno male, sono meglio le bibite light. O forse no?

Nel caso si abbiano dei problemi seri riguardo la propria alimentazione è sempre bene rivolgersi a uno specialista, ma anche chi è normopeso e moderatamente attivo può commettere qualche errore in cucina.

I carboidrati? Non (tutti) fanno ingrassare

La dieta di un adulto dev’essere perlopiù basata sui carboidrati (sia complessi che semplici), che coprono il 45-60% circa delle calorie totali.

Spesso i carboidrati vengono erroneamente allontanati dalla dieta, nel timore che contribuiscano all’aumento di peso, ma ciò è vero solo in caso di carboidrati ad alto indice glicemico, come i dolci, che vanno effettivamente consumati con moderazione.

Al contrario, cereali integrali e legumi a basso indice glicemico mantengono stabili i livelli di insulina nel sangue e non fanno ingrassare.

Anche la frutta, a causa del suo indice glicemico elevato, va consumata regolarmente ma senza eccessi, perché oltre a fibre, vitamine e minerali, contiene anche una buona quantità di fruttosio. Via libera invece alla verdura, evitando però di preparare dei pasti principali a base di sola insalata, che da sola possiede ben pochi nutrienti.

Proteine e grassi sono macronutrienti necessari, ma spesso fraintesi; le proteine non sono solo “buone”, i grassi non sono solo “cattivi”. Un eccesso di proteine nella dieta può sovraccaricare i reni, e in generale è bene limitare il consumo di carne rossa.

Allo stesso tempo, un apporto troppo basso di grassi può essere controproducente; è giusto limitare i grassi saturi, ma i grassi insaturi contribuiscono a mantenere ottimali i livelli di colesterolo e la circolazione del sangue, come ad esempio gli omega-6 e gli omega-3.

Il sale è da sempre additato come nemico della salute: fa alzare la pressione e affatica i reni, ma solo se consumato in quantità eccessive; nel rispetto del limite di 5 grammi al giorno, il sodio contenuto nel sale, insieme al potassio, è necessario per il corretto funzionamento cellulare.

Non solo è importante quel che si mangia, ma anche quando: la colazione è un pasto importante che non andrebbe mai saltato, così come il pranzo e la cena; saltare i pasti non fa dimagrire, anzi. Inoltre, è consigliabile fare un paio di spuntini durante la giornata, stando però attenti a non mangiare fuori pasto per non alterare i ritmi della digestione.

Bibite gassate e alcolici? Meglio l’acqua

Bere acqua sufficiente a seconda dell’età e dell’attività fisica svolta è un traguardo che non tutti si ricordano di raggiungere quotidianamente, sebbene la scarsa idratazione possa comportare stanchezza, difficoltà di concentrazione e stitichezza.

Liquidi diversi dall’acqua, come bevande gassate o succhi di frutta, contengono un’alta percentuale di zucchero che contribuisce in maniera significativa all’apporto calorico quotidiano.

Passare alle bibite light nella speranza di non ingrassare non è una buona idea: al di là della presunta ipotesi che i dolcificanti contribuiscano a provocare il cancro, non ci sono evidenze scientifiche che provino la loro utilità nel controllo del peso.

Il consumo delle bevande zuccherate deve essere moderato, così come quello di alcolici. Bere vino durante i pasti è un’abitudine comune, ma il consumo quotidiano non dovrebbe superare il bicchiere per le donne e i due bicchieri per gli uomini.

Come evitare di esagerare con il cibo stando a casa

Il film che avete guardato per le ultime due ore è finito, ma avete ancora un paio di serie televisive da recuperare.

Il sacchetto di patatine di fianco a voi ormai contiene soltanto briciole; vi alzate dal divano, avvolti nella vestaglia, e infilate i piedi nelle pantofole.

Vi trascinate in cucina e aprite il frigorifero; è rimasto un po’ di quel tiramisù che avete fatto ieri sera…

Lo sport aiuta sempre

Quando si passa molto tempo in casa può capitare di ritrovarsi improvvisamente con troppo tempo libero a cui non si è abituati, soprattutto se solitamente si ha una vita molto attiva.

Prima che i tragitti letto-cucina, cucina-divano e divano-letto prendano il sopravvento, è meglio stabilire una routine che preveda una dieta sana e una moderata attività fisica; magari non sarà una routine rigorosa come quella che vi imporreste fuori dalle mura domestiche, ma è comunque un inizio.

Se avete a vostra disposizione cyclette, tapis roulant, attrezzi ginnici e tappetini, conviene utilizzarli regolarmente, in modo che il metabolismo non inizi a rallentare.

Anche gli esercizi a corpo libero sono una buona soluzione, soprattutto grazie ai video tutorial disponibili sul Web che mostrano nel dettaglio i modi migliori per allenarsi in casa. Se proprio non ce la fate a seguire un allenamento regolare, ricordate che persino pulire la casa è una forma di ginnastica.

In generale, si deve tenere a mente che, diminuendo il consumo calorico quotidiano, è bene diminuire anche l’apporto energetico, magari evitando i condimenti troppo calorici, gli affettati e i dolci industriali.

Carboidrati tra un pasto e l’altro? Meglio i vegetali

Disporre di più tempo libero dà la possibilità di cucinare i propri pasti anziché comprare cibo già pronto o surgelato, che spesso contiene più sale e conservanti.

Magari per noia, per sfogare l’ansia, o per semplice diletto, si potrebbe sentire il bisogno di preparare il proprio comfort food preferito, come la torta al cioccolato o la focaccia di cui avevate messo da parte la ricetta mesi fa.

La voglia di mangiare carboidrati è molto comune, soprattutto quelli semplici (come i dolci) che, con il loro alto indice glicemico, provocano un innalzamento degli zuccheri nel sangue.

Una volta che il picco si sarà abbassato, il corpo inizierà a chiedere altri carboidrati, innescando un circolo vizioso che può essere comunque spezzato con dei pasti bilanciati.

Non è sbagliato concedersi un buon piatto di pasta o un dolce ogni tanto, ma non bisogna scordarsi di includere nella dieta quotidiana anche legumi, frutta e verdura di stagione.

In questo modo si aumenta l’apporto di vitamine e sali minerali, importanti per mantenere alto il sistema immunitario.

Se la fame tra un pasto e l’altro si fa sentire, i centrifugati freschi di frutta o verdura sono un’ottima soluzione per metterla a tacere. Anche le tisane di spezie, come lo zenzero e la curcuma, sono degli spuntini sani e leggeri.

Durante i pasti, meglio limitare il consumo di alcolici per non introdurre calorie inutili; nel resto del giorno, via libera all’acqua.

Quando avete voglia di sgranocchiare qualcosa davanti al televisore, i pop corn fatti in casa, in padella, con poco olio vegetale, possono essere una buona scelta.

I pop corn hanno una bassissima percentuale di lipidi e se vengono consumati senza condimenti grassi (come cioccolato o burro fuso) sono adatti anche a chi segue un regime alimentare ipocalorico.

Iniziare bene la giornata: come fare una colazione sana

E’ probabilmente la nozione più conosciuta e più spesso ribadita dai nutrizionisti eppure è paradossalmente quella più ignorata e meno praticata.

Per quanto sia infatti noto che la prima colazione e’ il pasto più importante della giornata, sono veramente poche le p che la fanno in maniera adeguata ed efficace.

Complice la fretta, il poco tempo a disposizione, uno stile di vita frenetico o magari semplicemente la voglia di oziare a letto qualche minuto in più, molto spesso la prima colazione viene completamente saltata oppure risolta con un veloce caffè al bar.

Abitudini assolutamente nocive per il corpo e da evitare quando possibile!

Non è soltanto un modo di dire o una fissazione di medici e nutrizionisti: la prima colazione e’ davvero un pasto fondamentale ed e’ quindi necessario per il benessere fisico e psichico che venga fatta in maniera sana e il più possibile completa.

Una sferzata di energia per il corpo

Il motivo per cui la prima colazione dovrebbe essere il pasto più importante della giornata, e quindi ricca e nutriente, e’ molto semplice: la mattina l’organismo e’ reduce da molte ore di digiuno e necessita quindi di energia per attivarsi ed affrontare al meglio la giornata.

Dopo il riposo notturno e le ore di stasi, il metabolismo va risvegliato e il corpo richiede un apporto nutritivo corretto e immediatamente “utilizzabile” per mettersi al lavoro e affrontare un’intera giornata.

La prima colazione ideale: un giusto ed equilibrato apporto calorico

Una prima colazione deve essere sana e bilanciata: e’ infatti molto importante privilegiare la qualità dei cibi assunti, anziché la quantità.

La classica colazione “caffè e brioche”, che molti hanno come abitudine, e’ purtroppo sbagliata da un punto di vista nutrizionale.

Se da un lato il caffè al bar viene vissuto come l’ultimo momento di relax prima di iniziare la giornata, dal lato dell’apporto nutritivo e’ una consuetudine completamente errata.

Troppi zuccheri tendono a saziare solo momentaneamente, favorendo un innalzamento dei livelli di glicemia con un conseguente aumento della sensazione di fame poche ore dopo aver mangiato.

“A prova di nutrizionista”: consigli per una colazione corretta e adeguata

Una colazione sana e genuina e’ varia e comprende zuccheri (possibilmente non raffinati, frutta ad esempio), fibre, proteine e molta acqua.

E’ importante privilegiare ingredienti freschi e naturali, e assicurarsi di assumere “di tutto un po”. La colazione può essere sia dolce che salata purché contenga una fonte di tutti i macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) e abbondanza di micronutrienti (vitamine e sali minerali).

Cereali, frutta, pane integrale con marmellata biologica, latte. Ma anche proteine – un uovo con del pane o delle gallette, meglio se integrali. Yogurt, dolci casalinghi con pochi zuccheri, formaggio magro, caffè o te.

Questi sono solo alcuni esempi di cibi che si inseriscono in un regime alimentare corretto ed equilibrato in grado di fornire al corpo tutto quanto e’ necessario per attivarsi e performare in modo efficiente durante la giornata.

Sicuramente lo stile di vita frenetico a cui molti sono – purtroppo – abituati non è sinonimo di salute e buone abitudini alimentari. In questo caso è necessario andare alle origini e … cambiare modo di fare la spesa in modo da avere una colazione sana e già quasi pronta ogni mattina.

I risultati saranno visibili e apprezzati: una ritrovata energia e una migliore forma fisica sono un ottimo motivo per cambiare le proprie abitudini. Buona giornata con slancio e in piena salute ed energia!

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